Casa Vacanza ‘920

Casa Vacanza ‘920

Sorge nella vecchia “scuderia” della casa, luogo adibito alla residenza degli animali e ai carri per il trasporto del grano. Un ampio portone d’ingresso permetteva l’accesso, ora trasformato in un grande punto luce in cucina. La casa dispone di cinque posti letto, di cui un matrimoniale e due singoli posizionati sul soppalco, cucina con piano cottura e divano letto, bagno, aria condizionata, TV, sistema di riscaldamento, cassaforte.

La storia della ‘920

È un vero e proprio tuffo nel passato contadino dove appena si entra in cucina si scorge l’antica credenza della nonna (anni ’20) dove si respirava il profumo del pane appena sfornato conservato in canovacci quadrati; il tetto è completamente in legno chiaro dove i cestini sono diventati speciali lampadari. Il piatto appeso alla parete è stato ricavato dal taglio orizzontale di una pedana EPAL in cui sono presenti vecchi piatti, brocche e tazze in ceramica dei primi del ‘900 quando erano usati come “piatto comune per tutta la famiglia”. Salendo le scale per andare nella zona notte, compaiono piccoli riquadri che incorniciano le tele dove si possono ammirare scorci dei monumenti storici di Massafra. Il bagno è nato sull’antica cisterna-pozzo annesso alla casa (ora riportato alla luce: sul fondo dello stesso è stato posizionato un grande tromp-ail che riproduce l’acqua del ruscello), sul soffitto si può vedere un lanterna degli anni ’20 che funge da lampadario e da una scatola di vecchie munizioni che diventa portasapone. Aprendo la porta della camera si vede il bianco candido delle coperte fiandre e la testata del letto ricavata dai portali di un pollaio incastonato nel muro e completato da una vecchia porta in ferro degli anni ’20, danno subito un’idea di ​cosa significa recupero e riciclaggio; questo, soprattutto se si guarda alla scrivania e alla panca ricavate dalla testiera e dalla pediera di un letto in ferro battuto chiamato “crstìdd”. Sul soppalco si possono notare i due letti singoli adornati da coperte all’uncinetto con pizzi e merletti e un piccolo comodino ricavato dal restauro di una vecchia cassa per il trasporto della “birra Dreher”. I punti colore sono dati dagli scialli di lana che le nonne usavano riscaldare durante i mesi invernali e che circondano uno scenario completamente sospeso nel tempo!!