Casa Vacanza ‘910

Casa Vacanza ‘910

Dal profumo dell’antico al biancore dei muri, la Casa Vacanza 910 si trova nel posto più antico di tutta la struttura. La piccola veranda (ex antico giardino) ne segna il punto di partenza; da questa, infatti, attraverso una scala in legno che si trova lì da oltre 100 anni, si accedeva ad una camera della vecchia “alcova” (detto arùuv) nella quale venivano nascosti i viveri di prima necessità: olio, salumi, legumi, grano e quant’altro al fine di non pagarne le tasse di dazio. La casa dispone di sei posti letto, di cui due matrimoniali ed un letto a castello, dislocati su due livelli (con soppalco), una cucina indipendente con frigo, una bellissima veranda attrezzata, bagno privato, aria condizionata, TV, impianto di riscaldamento e cassaforte.

La storia della ‘910

I letti, originali nella fattura e nella creazione, sono il frutto di un lavoro di recupero ed assemblaggio di pedane EPAL EUR utilizzate per trasporto vario, che si affiancano alla vecchia macchina per cucire del 1910…e dove lo sguardo si apre su uno scorcio del nostro paesaggio campestre con ulivi e grano maturo! Appena dentro l’abitazione appare al muro un antico sopraporta in ferro battuto, tipico dei portoni dell’ 800, oggi diventato la testata del letto principale della casa, arricchita da due grandi cuscinoni realizzati con sacchi di juta. Le appliquès sono realizzate con barattoli di vetro ricoperti da tappi di sacco grezzo, nei quali sono stati riposti i legumi delle nostre terre (fave bianche, fagioli, lenticchie etc.) che illuminandosi donano un tocco di originalità alla camera. La cucina completa di piano cottura con annesso cortile accessibile (attrezzato di panca e sedie e tavolo), è stata realizzata con legno riciclato e trattato; nel frontale appare evidente la posa degli antichi mattoni decorati in cemento in pandance con il lampadario realizzato con conchiglie incastonate in fil di ferro e colorate. La cucina a gas di latta bianca e maniglioni in legno ci riporta ad un’epoca lontana dove la stessa era il cuore della casa. Sopra le mensole del medesimo piano si scorge un’antica bilancia a piatti risalente agli anni 1910-1915 per la pesa della pasta e dei legumi. Del tutto singolare la “piattaia” un po’ rivisitata: realizzata da attrezzi agricoli antichissimi (una pala in legno ed un forcone per il fieno) intrecciati tra loro con filo di juta e spago grezzo alla quale è stato appeso parte del pentolame in alluminio risalente a quegli anni (tegami, mestoli, colapasta, etc). Potrete trovare anche l’antico asse di legno a righe “stricatùr-strofinatoio”che serviva per sciorinare i panni, reinventato come vassoio colazione. Il tutto è stato arricchito da tendaggi di colore arancio realizzati sui modelli del tempo, con nastri e legacci per le chiusure (quando le cerniere erano solo un ibrido) che ne sottolineano la semplicità e funzionalità. Nella stessa casa vacanza anche il bagno, oltre ad essere dotato di tutti i comfort costituisce il risultato di una ristrutturazione studiata ad hoc. Lo stesso rappresentava l’antico passaggio che dalla camera da letto portava alla cucina. Si vede, ancora, il punto nel quale il passaggio si restringeva dove oggi è stata realizzata la doccia; anche qui il tema della semplicità contadina ritorna con le “cassette di legno per il trasporto della frutta” assemblate in particolari mobili-bagno, il “rastrello per dipanare la paglia” diventato l’appendi-accappatoio, la “capasella” in ceramica il cesto portarifiuti. Il porta-asciugamani è stato realizzato con il posizionamento in orizzontale sul muro di una vecchia scala un tempo utilizzata dai contadini per arrivare sui rami più alti degli alberi di ulivo, scuoterli e farne cadere il frutto nella retina per la successiva raccolta. Sul soppalco, realizzato completamente in legno, si trova il letto matrimoniale, anch’esso realizzato con pedane EPAL EUR trattare e portate al naturale, e sul quale si può toccare con mano l’antica volta; dal centro della stessa si dipana una “treccia” di reti grezze e tessuti di lino bianchi che ne realizzano il baldacchino. Nella camera si diffonde una luce verde che proviene dalle lampade realizzate con grandi “damigiane” in vetro che servivano per la conserva delle olive e dell’olio. Adiacente a questa, vi è una stanza con un letto a castello assemblato in forma del tutto originale con legnami e pedane ai lati del quale, come scala che permette l’accesso al letto superiore, è stata recuperata un’antica scala di campagna che serviva per sfrondare gli alberi di ulivo. Dotata di ogni comfort e della giusta privacy per gli ospiti che la occupano, e’ una casa vacanza dove il passato, i ricordi e le tradizioni contadine vengono esaltate da particolari degni di nota e dove gli arredi sono essenzialmente improntati al recupero di materiali da riciclo e di oggetti antichi utilizzati per altri scopi.

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